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Pavia, 3 maggio 2022

Cari Amiche e care Amici,

giovedì 5 maggio, dalle 18.30 alle 20, si svolgerà in modalità online l’evento finale della Campagna delle 100 Assemblee cittadine per l’Europa federale promossa dal Movimento Federalista Europeo nell’ambito della mobilitazione per la Conferenza sul futuro dell’Europa.

L’evento conclude un ciclo di Assemblee locali – organizzate in varie modalità, come Assemblee cittadine con la società civile e le forze politiche e sociali, in genere con il coinvolgimento anche degli esponenti dell’Amministrazione comunale, o come Consigli comunali, spesso aperti alla cittadinanza (link al sito della campagna mfe.it/assemblee) –, e vedrà gli interventi di alcuni esponenti delle Assemblee per ciascuna regione. Ciascuno porterà la propria testimonianza in merito anche al coinvolgimento sul territorio dei cittadini e dei giovani nel dibattito sul futuro dell’Europa, anche in vista del nuovo processo per la riforma dei Trattati che speriamo si aprirà dopo la conclusione della Conferenza. Hanno già assicurato la loro presenza Stefano Passarini, Sindaco di Costermano (VR), Monica Marini, Sindaca di Pontassieve (FI), Sonia Cambursano, Sindaco di Strambino (To) e Consigliere delegato della Città metropolitana di Torino, Marco Cogno, Sindaco di Torre Pellice (To), Lia Montalti, Consigliera regionale Emilia Romagna, Ennio Triggiani, Università di Bari (coordinatore del Forum sulla CoFoE dell’Associazione degli studiosi di Diritto dell’Unione europea); siamo in attesa di alcune conferme definitive tra cui Giuseppe Cassì, Sindaco di Ragusa e Filippo Barberis, Consigliere comunale di Milano. 

Parteciperanno anche esponenti del governo e parlamentari per portare un saluto e per confermare la sinergia dei vari livelli istituzionali in questo processo. Hanno già confermato il Sottosegretario Benedetto Della Vedova, il sen. Alessandro Alfieri e l’on. Matteo Bianchi – rappresentanti nazionali rispettivamente per il Senato e per la Camera nella Plenaria della Conferenza – i parlamentari europei membri della Conferenza Brando Benifei e Sandro Gozi (quest’ultimo anche in qualità di presidente dell’Unione dei Federalisti Europei – UEF), mentre attendiamo ancora le ultime conferme.

La conclusione della Campagna delle 100 Assemblee coincide anche con la chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa che il 9 maggio sancirà l’approvazione delle proposte frutto del lavoro dei cittadini, incluso quello sulla Piattaforma digitale, e del confronto con gli esponenti istituzionali. Le 49 proposte finali sono spesso coraggiose e in alcuni casi richiedono profonde riforme istituzionali; è per questo che tra le richieste c’è anche quella di procedere alla convocazione di una Convenzione per aprire alle necessarie riforme dei Trattati. Da parte sua il Parlamento europeo ha già fatto sapere che si impegnerà per rispettare questa richiesta. (v. il sito dell’ANSA).

Vi aspettiamo quindi per questo evento che vuole essere un ponte tra la Conferenza e le nuove tappe del percorso che ci attende per rafforzare l’Unione europea, per renderla più capace di agire e più democratica e vicina ai cittadini.

I momenti tragici che stiamo vivendo con il ritorno della guerra di aggressione sul nostro continente non possono che costituire un monito per accelerare la nostra unione, la nostra capacità di intervento sulla scena internazionale e la nostra forza economica, per difendere i nostri valori di pace e libertà e fermare il ritorno del prevalere del dispotismo più feroce.

I tempi sono maturi per un’Europa federale, sovrana e democratica.

Luisa Trumellini, Segretaria nazionale MFE

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1. Approfondimenti e analisi

E' uscito il Quaderno Federalista 1/2022 

L’urgenza di dar vita ad un'Europa federale, sovrana e democratica - Proposte di riforma dei trattati

di Paolo Ponzano, Giulia Rossolillo, Salvatore Aloisio, Luca Lionello

 

Nel testo che segue sono formulate alcune proposte di riforma dei Trattati volte a modificare le competenze dell’Unione e la sua architettura istituzionale in senso federale per dar vita a un’unione politica.

L’idea di fondo è che sia necessario introdurre immediatamente alcune modifiche sostanziali che inneschino un mutamento di natura dell’Unione e che conducano, dopo un periodo transitorio, al consolidamento di una piena unione federale.

La situazione politica impone un’accelerazione al processo di riforma dell’UE. La necessita di far fronte alle gravissime crisi della pandemia e della guerra in Ucraina ha favorito la convergenza degli interessi degli Stati europei e portato a un’unità di intenti fino a poco fa impensabile, che ha permesso di sfruttare gli strumenti esistenti senza modificare in modo strutturale il funzionamento dell’Unione. Sappiamo però che nel tempo, e anche nella durezza della sfida che ci attende, per poter agire efficacemente e in modo unitario è necessario superare gli attuali meccanismi confederali sui quali si fonda l’Unione. La capacità di azione a livello europeo resta oggi subordinata al raggiungimento di un accordo tra i governi dei Paesi membri, e l’esperienza ci dimostra che troppo spesso accade che emergano divergenze tra gli interessi nazionali immediati e che l’Unione resti paralizzata. Per questo, è necessario dare vita a un’unione federale in grado di autodeterminare la propria condotta nella sua sfera di competenza.

Per riprendere le parole di Jean Monnet, è venuto il momento di affidare l'elaborazione e la difesa dell’interesse europeo ad istituzioni sovranazionali indipendenti, sottraendo il compito alle Amministrazioni nazionali, che non possono avere come obiettivo l’interesse generale, ma solo ricercare accordi tra interessi nazionali contrastanti o comunque diversi.

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