Indice Newsletter:

  • L’Europa di fronte alla sfida della crisi pandemica
  • #iMillexEuropaFederale - Verso l’Unione federale europea: Appello al Parlamento europeo del MFE e della GFE

Commento

Cari Amici e care Amiche,

di fronte al dramma della pandemia e ai suoi effetti devastanti sul piano economico e sociale, l’Unione europea e la BCE sono intervenute per mettere a punto una strategia anticrisi in grado di mobilitare oltre 3.000 miliardi di euro. Una risposta forte, che conferma il fatto che l’Europa, di fronte alla fragilità dei suoi Stati membri, rimane il quadro di riferimento imprescindibile. 

Questo vale in particolare per il nostro Paese, destinatario degli interventi di sostegno più cospicui. Oltre ai contributi per l’Italia previsti dal programma Sure (tra i 15 e i 20 miliardi per interventi di sostegno sociale), dall’intervento della Banca Europea degli Investimenti (35 miliardi per investimenti) e dal MES (36 miliardi per le spese e gli investimenti nel settore sanitario), ci sono gli ulteriori 6/7 miliardi recuperati dal Bilancio europeo 2014-2020, e il massiccio acquisto (tra i 110 e i 120 miliardi solo nei prossimi  mesi) dei nostri titoli di Stato nel quadro del programma PEPP della BCE (che ha una dotazione di 1350 miliardi e che è stato  varato appositamente per far fronte all’emergenza COVID-19; l’Italia è tra i maggiori beneficiari, avendo così garantita la possibilità di finanziarsi a tassi relativamente bassi sui mercati, nonostante la crescita esponenziale del deficit e del debito pubblico a seguito degli interventi straordinari di questi mesi). A tutto questo si aggiunge il Recovery Plan for Europe presentato il 27 maggio dalla Commissione europea (link al comunicato), che fa seguito ad una proposta congiunta di Francia e Germania sostanzialmente analoga, e che prevede un Fondo straordinario da 750 miliardi, il Next Generation EU, con modalità innovative di finanziamento (attraverso l’emissione di debito europeo garantito dal bilancio dell’Unione europea) e un incremento significativo del Bilancio pluriennale europeo. All’Italia, dal Fondo Next Generation EU, verrebbero oltre 170 miliardi in tre anni: 90 in prestiti a lungo termini a tassi a quasi nulli, e 80 miliardi in trasferimenti.

Il riepilogo degli interventi europei ci aiuta a capire la svolta che l’UE ha compiuto di fronte alla pandemia. Si tratta di una svolta innanzitutto politica, che porta a superare una serie di tabù che avevano paralizzato l’Unione e apre la strada ad un progetto politico concreto. La Commissione europea, tramite il Recovery Plan, ha delineato sia chiare priorità strategiche interne, sia l’ambizione di una presenza più incisiva dell’Europa nel mondo; ma la vera novità del piano sta nel prevedere per la prima volta la messa in campo di risorse significative, e in parte ricavate dall’emissione di debito condiviso. Questa novità è stata resa possibile dall’accordo raggiunto in tal senso da Francia e Germania, che hanno finalmente rimesso in moto il motore franco-tedesco. La vera svolta, da cui dipende anche il maggiore attivismo delle istituzioni europee, è allora proprio quella di una parte dei governi, è della Germania in particolare; dopo più di vent’anni si riapre così la possibilità di inaugurare il cantiere dell’unione politica. In questo quadro il Parlamento europeo è chiamato ad esercitare un ruolo propulsore che renda concreto l’avvio delle riforme politico-istituzionali. Lo abbiamo sottolineato già nel nostro intervento sul Parlamento europeo il 25 maggio, alla vigilia della presentazione delle proposte della Commissione europea per il Recovery Plan (lettera del Presidente UEF, Sandro Gozi al PE). Ed è questo il tema al centro della nostra campagna oggi sull’Appello Una ripartenza per l’Europa (link) che chiede al PE di esercitare una funzione di indirizzo e di guida per avviare la trasformazione dell’Unione europea in una unione politica federale, solo modo per rendere permanente la svolta politica prospettata in queste settimane a livello europeo sotto la spinta dell’emergenza della crisi pandemica.

In particolare si chiede al Parlamento di attivarsi su tre punti:

  1. vigilare affinché le ambizioni espresse nelle proposte della Commissione non vengano svilite da compromessi al ribasso tra gli Stati, respingendo in tal caso l’accordo del Consiglio europeo;
  2. battersi affinché le nuove risorse proprie dell’Unione vengano valutate, raccolte e gestite a livello europeo, avviando subito il confronto sull’attribuzione di una competenza fiscale all’Unione europea; 
  3. guidare il processo delle riforme politico-istituzionali necessarie per costruire l’unione politica, elaborando, e proponendo alle altre istituzioni europee un progetto di Costituzione federale europea in vista del confronto con i cittadini nel quadro del rilancio del processo della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Vi invitiamo a far circolare e a sottoscrivere l’Appello (link), che è parte integrante dell’avvio della mobilitazione attorno al tema del futuro dell’Europa, in preparazione della Conferenza che dovrebbe iniziare nella seconda metà del 2020 o all’inizio del 2021. Il Parlamento europeo, per impegnarsi in un’impresa storica come la riforma in senso federale dell’Unione europea, ha bisogno di sentire lo stimolo e il supporto dei cittadini, delle diverse espressioni del terzo settore, del mondo del lavoro, dell’impresa, delle forze politiche sul territorio, degli amministratori a tutti i livelli. Spetta a tutti non farglielo mancare.

Anche a livello nazionale c’è un compito importantissimo da svolgere, per utilizzare questa ripartenza per costruire il nostro Paese su basi più solide, e contribuire al tempo stesso alla riforma federale dell’Unione europea. Questa è la lettera inviata al presidente Conte dal MFE insieme all’Intergruppo federalista al Parlamento italiano.

* * *

La fase di cambiamento che si è aperta mette ciascuno di noi di fronte alla responsabilità di determinare con i propri comportamenti il futuro del Paese e dell’Europa. E’ un dovere di ognuno impegnarsi e agire in modo da lasciare alle prossime generazioni un’Italia, un’Europa e un mondo migliori. E’ questo il solo modo per dare un senso alla sofferenza che ha colpito con la pandemia le nostre comunità. Ancora una volta, da una crisi drammatica devono scaturire la speranza e l’impegno per un futuro migliore. Per questo chiediamo a tutti di sostenere la ripartenza dell’Europa verso l’unione federale.

 
Con i saluti più cordiali

Luisa Trumellni
Segretaria nazionale MFE​

 

 


APPELLO

"UNA RIPARTENZA PER L'EUROPA"


link download

 



Approfondimenti sul sito MFE sul dibattito in corso sulla
capacità fiscale e altro.

link

"DALL’EMERGENZA SANITARIA A QUELLA ECONOMICA,
GLI STRUMENTI PREDISPOSTI FINORA CONTRO LA CRISI"
di Luca Lionello


Comunicato stampa del Movimento federalista europeo.
NEXT GENERATION EU

Nel nome del Fondo straordinario per la ripresa e il rilancio europeo il programma per costruire l’Unione europea del futuro
http://www.mfe.it/…/4631-la-proposta-della-commissione-per-…

 


 

Vuoi anche tu un'Europa unita e federale?
Non sei ancora iscritto ad MFE/GFE?

​Iscriviti qui e impegnati per un futuro migliore!