Per chiarire e rafforzare gli obiettivi al centro della nostra Campagna per la Federazione europea, sintetizzati nelle richieste al Governo italiano contenute nel testo della cartolina, dobbiamo riuscire ad affiancare all’indicazione delle nostre rivendicazioni analisi e riflessioni su come perseguirli.
Comprendere la natura dei passi da compiere, chiarire i principi istituzionali su cui dovrebbe reggersi la nuova architettura istituzionale europea, fondando la federazione nella più ampia confederazione, approfondire l’analisi dei problemi da risolvere. Questo è l’indispensabile corollario ad un’azione che deve basarsi su tre dati di fatto:
a) la transizione dall’unione economica e monetaria a quella politica non può durare all’infinito. L’ordine sociale e politico dei paesi più deboli non può più reggere a lungo, ed un loro fallimento come Stato trascinerebbe nel caos il resto dell’Europa;
b) con questo quadro istituzionale non ci sono soluzioni nazionali né europee alle sfide globali;
c) l’avvenire della costruzione europea non può che basarsi ormai su di un processo di unificazione differenziata tra i paesi dell’Unione europea.
Per contribuire a stimolare l’approfondimento ed il dibattito su questi aspetti, questa newsletter farà circolare riflessioni e contributi preparati di volta in volta da singoli militanti, ma che rappresentano sintesi di dibattiti e del lavoro fatti da gruppi di militanti e nelle sezioni. In questa ottica sembra quanto mai opportuno inaugurare questa serie di approfondimenti con un contributo su che cosa significa oggi proporre e battersi per un patto pre-costituzionale.