Cari Amici,
la nostra campagna Per un’Italia europea – Verso le elezioni europee del 2019 è proseguita ancora in questi due mesi, con una seconda Action week dal 22 al 28 ottobre, e moltissime iniziative nel mese di novembre, tra cui l’adesione, in occasione del nostro Comitato centrale a Roma, alla manifestazione pan europea The European Balcony Project insieme a Europa Now. Trovate tutte le informazioni anche sul sito MFE ( www.mfe.it ), nella sezione notizie cui si accede anche direttamente dalla home.
A novembre c’è stato anche il Congresso europeo dell’Unione Europea dei Federalisti a Vienna, che ha eletto Sandro Gozi alla presidenza – qui i risultati – e che ha iniziato a delineare, tra le altre cose, i primi tratti della campagna paneuropea con uno slogan da declinare con vari aggettivi (I choose Europe) – che sia federale, sovrana, unita, democratica, sociale – e un Appello rivolto alle forze politiche (che trovate qui nella sua versione italiana), che indica ai partiti pro-europei su quali rivendicazioni attestarsi (in termini di politiche europee e di strumenti politici e finanziari che devono essere istituiti affinché l’Europa possa governare senza rimanere paralizzata dagli egoismi nazionali). Si tratta di cercare di promuovere un fronte comune, al di là delle famiglie politiche di appartenenza, affinché durante la campagna elettorale, e poi nel nuovo Parlamento europeo, i partiti si impegnino per una profonda riforma dell’UE, per farla uscire dalle secche del sistema intergovernativo attuale e per realizzare una vera unione politica federale.
Nel frattempo, a fronte del caos crescente in cui si stanno avvitando la Gran Bretagna del Leave e l’Italia che non vuole seguire le regole di finanza sostenibile e i criteri di buona gestione europei (qui il link ad un comunicato del MFE), Francia e Germania hanno fatto un primo, piccolo, ma simbolico passo in avanti sulla riforma dell’Eurozona, di cui si parlerà al Consiglio europeo di metà dicembre; una riforma ancora molto insoddisfacente nella misura in cui mantiene una dimensione puramente intergovernativa e istituisce strumenti troppo sottodimensionati per avere un impatto utile, ma che per lo meno suggella la volontà anche della Germania di mantenere con convinzione l’asse con la Francia e di guardare, in un futuro ancora indefinito, ma sempre più spesso evocato, alla necessità dell’autonomia europea dalla tutela americana. Per approfondimenti trovate qui il link ad un commento sulla proposta franco-tedesca, e qui all’Appello del congresso UEF a Merkel e Macron perché rafforzino e dettaglino meglio la loro proposta per un bilancio della zona euro.
Vi segnalo infine un nostro appuntamento (link al programma , eveno Facebook ) importante a Milano, fatto in collaborazione con la Commissione europea di Milano, proprio sui temi della riforma della zona euro, con molti interventi dal mondo accademico, imprenditoriale, sindacale e politico, che sarà chiuso dal nuovo presidente UEF, Sandro Gozi.
La battaglia per un’Europa unita e federale dunque non solo continua, ma deve anzi intensificarsi in questa fase cruciale.
Nel darvi appuntamento approssima aggiornamento, vi saluto cordialmente,
Luisa Trumellini
#ItaliaEuropea , #StatiUnitidEuropa
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Appello "Per un'Italia europea in un'Europa federale" link