In queste settimane difficili per la comunità internazionale - scossa agli avvenimenti in Siria e preoccupata per il possibile avvio di una guerra commerciale – la divisione e l’impotenza dell’Europa rendono ancora una volta evidenti i costi per gli europei e per il mondo dell’assenza di un’Europa capace di agire in modo unitario ed efficace.

Gli europei non sono mai apparsi così divisi al loro interno, come hanno dimostrato anche le reazioni dei parlamentari di fronte al discorso del Presidente Macron al Parlamento europeo riunito in seduta plenaria a Strasburgo martedì scorso (link al documento del MFE in proposito): i piccoli paesi del Nord, sotto la guida olandese, fanno muro contro l’introduzione di riforme nell’eurozona che portino a maggiore condivisione dei rischi e a maggiore solidarietà, e soprattutto che facciano evolvere l’eurozona verso un’unione politica; la posizione del Gruppo di Visegrad è stata ulteriormente rafforzata dalla schiacciante vittoria di Orban in Ungheria, per la terza volta consecutiva; i partiti europei invece di avanzare proposte coraggiose per la riforma dell’Unione europea in senso federale, finiscono con lo scontrarsi su riforme importanti in vista delle prossime elezioni europee, strumentalizzando per scopi partitici le proposte per le liste transnazionali e per gli Spitzenkandidaten (riforme entrambe originariamente pensate come bipartisan per rafforzare la dimensioni europea del dibattito politico durante la campagna elettorale del 2019); la Commissione europea appare sempre più divisa al proprio interno lungo la linea dello scontro Nord-Sud Europa, e PPE (Partito popolare europeo di centro-destra) contro il centro e la sinistra, in particolare contro il PSE.

In questo quadro diventa particolarmente grave il segnale che viene dall’Italia con i risultati delle elezioni del 4 marzo, che hanno espresso la volontà degli italiani di cambiare linea rispetto agli ultimi governi e hanno gravemente accresciuto l’incertezza del quadro politico. Vi rimandiamo a questo proposito al comunicato diramato all’indomani delle elezioni, all’analisi pubblicata sul nostro giornale (link al comunicato e link a L’Unità europea) e alla lettera aperta inviata alle forze politiche (link). E’ un segnale che pesa anche sui negoziati, già estremamente delicati, che in questo momento sono in corso tra Francia e Germania, in particolare per la riforma dell’Eurozona; come MFE abbiamo rivolto un appello (link) ai due governi perché abbiano il coraggio di trovare l’accordo su proposte ambiziose, assolutamente indispensabili oggi per salvare il progetto europeo.

In questo quadro ancora una volta rischia di potersi richiudere la finestra di opportunità che si era aperta con le proposte francesi per attuare un cambio di passo in Europa; un cambio indispensabile per dare ai cittadini risposte concrete e protezione rispetto alle sfide che investono il lavoro, la sicurezza, i temi sociali. Il prezzo che pagheremmo come europei e che pagherebbe il mondo, in termini di democrazia e di pace, sarebbe altissimo se l’Unione europea fosse nuovamente scossa da una crisi esistenziale.
Non ci resta quindi che continuare la nostra battaglia per un’Europa sovrana e federale, e per un‘Italia europea, come chiediamo nella mozione approvata dal Comitato centrale a Roma il 7 aprile scorso (link).

Un’Europa federale è la sola possibilità, in questo pericolosissimo quadro internazionale sempre più instabile, di invertire la rotta e di tentare di costruire un sistema cooperativo in grado di garantire un governo pacifico della globalizzazione e la fine dei conflitti che insanguinano le regioni del Medio Oriente.


Con i saluti più cordiali
Luisa Trumellini
Segretario nazionale MFE

 

 
Video Flash mob "NO al nazionalismo, SI a un'Italia europea"
link

 
Comunicato MFE del 19 Aprile 2018

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Lettera aperta alle forze politiche italiane e mozione del Comitato centrale MFE (Roma, 7 aprile)

(link lettera alle forze politiche) (link mozione del Comitato Centrale) ​

 
APPELLO ALLA FRANCIA E ALLA GERMANIA PER RIFORMARE L'EUROPA

"Un'iniziativa per riformare l'Unione europea"

leggi qui

CAMPAGNA PER LA FEDERAZIONE EUROPEA
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Appello "Per un'Europa federale": link
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