Cari Amici e care Amiche,

queste ultime settimane sono state piene di tensioni, in Italia e in Europa, e nei rapporti internazionali. I nemici dell’Unione europea si moltiplicano, da Trump a Salvini, dalla Russia all’Europa di Visegrad e ai governi sempre più nazionalisti e reazionari di molti paesi europei. E’ in atto un attacco deliberato alla democrazia e ai suoi valori universali; e a chi lo persegue è chiarissimo che l’Unione rappresenta l’unico argine in grado di difendere il nostro sistema politico e sociale, così come è chiarissimo che Macron in Francia e Merkel in Germania sono gli unici baluardi rimasti contro la follia nazionalista, e i soli che possono salvare l’Europa - cosa che spiega perché vengono attaccati così duramente. Per un’analisi più articolata vi rimando a questo intervento sull’Unità europea (link: “L’Italia non si salva senza l’Europa. L’Europa non si salva senza la federazione europea”).

Purtroppo, il Consiglio europeo del 28-29 giugno, che ha visto in scena l’ennesimo scontro tra i governi e si è concluso con un nulla di fatto, ha confermato lo stallo in cui si trova in questo momento l’Unione (link al comunicato). All’interno del Consiglio e del Consiglio europeo si è ormai inserito il tarlo distruttivo degli atteggiamenti deliberatamente anti-europei di molti governi. E’ questa la differenza radicale rispetto al passato quando, per quanto il sistema fosse farraginoso e inefficiente, e per quanto fosse contraddittorio sul piano della trasparenza e della effettiva democraticità, il Consiglio e il Consiglio europeo funzionavano quel minimo per far avanzare l’Unione grazie alla condivisione, da parte di tutti, della volontà di far vivere il progetto dell’unità europea, per quanto diversamente inteso.

E’ proprio perché viviamo questa situazione pericolosissima, in cui la volontà delle forze anti-europee di paralizzare e svuotare l’Unione si va facendo via via più forte, che il colpo inferto alla tenuta europea dall’elezione in Italia di partiti che hanno dato vita ad un governo dichiaratamente populista e sovranista non può e non deve essere sottovalutato. Nonostante nel governo ci sia un minimo di dialettica interna, grazie alla presenza di esponenti voluti dal Presidente della Repubblica per cercare di garantire una base di continuità nella nostra politica interna ed europea, è sempre più evidente che l’Italia - paese fondatore e sin dalla nascita della CECA capofila del progetto di un’Europa federale - è diventata ormai un partner che crea problemi in Europa, piuttosto che contribuire a risolverli, e ha spostato il peso della bilancia a favore di chi vuole indebolire o distruggere l’UE.

La lezione che bisogna trarne, pertanto, è proprio di cercare di cambiare il sistema in vigore. Se, visto il quadro che si è creato, l’Unione europea, continua a cercare di muoversi in base ai meccanismi abituali, è destinata a rimanere paralizzata e a farsi corrodere dall’interno dalle posizioni e dalle politiche sovraniste. Oggi, piuttosto, per aggirare il muro del diritto di veto e della necessità di trovare il consenso unanime, torna centrale il tema delle integrazioni differenziate e della necessità di un’assunzione di responsabilità da parte di un’avanguardia di paesi per sbloccare l’impasse.

E’ in questa ottica, e con l’obiettivo di portare al centro dell’attenzione dell’azione delle forze europeiste l’importanza e il significato della battaglia per la riforma dell’Europa a partire da quella dell’Eurozona, che il MFE ha varato la sua Campagna in vista delle elezioni europee. Per chi vuole approfondire trovate i link al sito dove potete trovare informazioni e materiale, il programma dell’azione e soprattutto il questionario (link), che è uno strumento agile, da diffondere il più possibile, sia per raccogliere il parere dei cittadini, sia anche per portare l'attenzione dell’opinione pubblica sui temi veri che riguardano l’Europa e per far riflettere le persone, rafforzando l’europeismo, che è ancora ampio, ma spesso confuso e va sostenuto e motivato. Vi chiediamo di farlo circolare, diffondendo anche il link alla nostra piattaforma on line, che è in via di perfezionamento, ma è già usufruibile.
A settembre riprenderemo la nostra azione, e abbiamo già un calendario per le iniziative coordinate a livello nazionale. Vi terremo aggiornati, e vi invitiamo ancora a visitare il nostro sito e a condividere l’invito per la compilazione del questionario.

​Con i saluti più cordiali,

Luisa Trumellini
Segretario nazionale MFE

 

 
 

L'Italia non si salva senza l'Europa
l'Europa non si salva senza la federazione europea
link



Dichiarazione MFE del 30 giugno 2018
a seguito del Consiglio europeo
Ancora una volta il Consiglio europeo decide di non decidere
 
 
 
​Documento del Movimento Federalista Europeo rivolto alla classe politica italiana
La vera strada del cambiamento per l’Italia